Federico Rampini
Azienda Vinicola Marco Felluga

1 Settembre

Il penultimo appuntamento degli Incontri con l’autore e con il vino 2022 – promossi dall’Associazione Lignano nel Terzo Millennio presieduta da Giorgio Ardito – sarà giovedì 1° settembre con Federico Rampini e “America. Tutto quello che non sapevamo e dovremmo sapere” (Solferino). Appuntamento, come di consueto, alle 18.30 al PalaPineta nel Parco del Mare.

America «impero del male» o «patria delle libertà»? Una nazione creatrice di miti e valori o un Paese in declino e diviso al suo interno? Come si misura la «vera distanza» tra San Francisco e Miami? Perché è impossibile avere una conversazione in inglese con un tassista di New York? Come si spiegano la tragica sequenza delle sparatorie e nel contempo il record delle start-up, la scarsa disoccupazione giovanile e la migrazione interna dalla California verso la Florida? Capire l’America è una sfida, oggi più che mai: ci fa velo un secolo di stereotipi costruiti da cinema e letteratura, moda e arte, musica e serie televisive. Si aggiunge la rinascita di un antiamericanismo antico e viscerale, che condiziona molti italiani. Bisogna avere radici profonde in questa nazione – pagarci le tasse, averci mandato i figli a scuola, usarne la sanità, aver fatto il giurato in un processo, averci comprato casa e creato una società – per superare la barriera dei luoghi comuni. Le sorprese sono tante quante le Americhe, al plurale, e tutte le loro comunità etniche.

Federico Rampini, che in America ha vissuto per quasi un quarto di secolo, firma un ritratto illuminante degli Stati Uniti che enuclea i grandi e i piccoli problemi del Paese. Di ogni differenza abissale con l’Europa indica origini e ragioni, dalla politica all’economia, dalla cultura alla società, dalla quotidianità alla genesi del Dna nazionale. Rampini compie uno slalom fra le contraddizioni, un’operazione di pulizia dai preconcetti, e ci regala una guida di viaggio in senso letterale: perché si può comprendere l’America solo vivendola e guardando dietro le apparenze. Per intuire magari dove andrà a finire.

Il vino in abbinamento sarà il Collio Pinot Grigio Mongris dell’Azienda Vinicola Marco Felluga di Gradisca d’Isonzo. Il Pinot grigio è uno dei più importanti vitigni coltivati nel Collio fin dalla seconda metà del 1800 ed è oggi una delle varietà a bacca bianca più diffuse della regione. Dal colore giallo dorato con sfumature ramate, ha un profumo spiccato ed immediato: si presenta con sentori pronunciati di fiori di acacia, ginestra e mela. Il gusto è caratterizzato da un elegante fruttato, si fa corposo e ben strutturato. Nel finale risulta molto persistente.