Teatri Stabil Furlan
Tenuta Pribus
2 Settembre
Ernest Hemingway in friulano a Lignano. Nella cittadina balneare dove il premio Nobel trascorse una giornata che è entrata nella storia della nostra regione, era il 15 aprile 1954 quando accompagnato dalla famiglia Kechler giunse a Lignano Pineta, per cui esclamò l’espressione diventata celebre: «Ma questa è la Florida, anzi è la Florida d’Italia!», il romanziere americano rivivrà in un’originale lettura scenica prodotta dal Teatri Stabil Furlan e ARLeF (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana), in collaborazione con l’Associazione Lignano nel Terzo Millennio.
S’intitola “La stilo di Hemingway” ed andrà in scena venerdì 2 settembre alle ore 18.30 al PalaPineta del Parco del Mare, come “fuori programma” della rassegna “Incontri con l’autore e con il vino”. A fine spettacolo, come da tradizione, una degustazione enologica del Friulano 2021 della Tenuta Pribus di Bagnaria Arsa.
Un vino dal colore giallo paglierino con sfumature verdognole, dal profumo intenso, aromatico, floreale, fragrante e persistente. Al gusto risulta asciutto, morbido, fruttato, con sentori di pesca gialla matura. Sfuma sul finale nel tipico gusto di mandorla tostata.
Dal testo originale di Pietro Spirito “La penna di Hemingway” pubblicato nel libro antologico “Lignano: ti racconto” (La Nuova Base 2001) che ha ispirato anche l’omonimo lungometraggio con la regia di Renzo Carbonera, la pièce in “marilenghe” nella traduzione di Stefano Montello, prenderà voce con gli attori Massimo Somaglino, Fabiano Fantini e gli accompagnamenti alla chitarra, in aderente stile americano, di Denis Biason.
I protagonisti della vicenda in una trama dalle tinte noir, sono un narratore senza nome appassionato di penne stilografiche ed il Signor Samuel che sostiene di possedere, mostrandola, una stilo appartenuta ad Hemingway. Il primo è interessato all’acquisto, mentre il secondo è interessato alla vendita del prezioso cimelio. L’incontro tra i due si svolge all’interno di una villetta di Lignano di proprietà di Samuel, un uomo sulla cinquantina rientrato in Italia dopo una vita trascorsa in Sudafrica. Che sia davvero appartenuta al famoso narratore quella stilografica che propone? La penna in questione è una Parker del ’51: «esempio concreto di equilibrio tra estetica e funzionalità», che in quel famoso giorno, tra casualità e furbesca occasione, passò dalle mani dello scrittore a quelle del venditore, come lo stesso racconta.